Tab Article
Rodolfo Lanciani (Roma 1845-1929) indiscusso protagonista dell'archeologia urbana tra Roma Capitale e l'affermazione del regime fascista, svolse un'intensa attività scientifica, accademica, politica e istituzionale nel periodo di massima valorizzazione in chiave nazionale del patrimonio monumentale urbano e nella fase formativa della legislazione in materia di tutela del patrimonio storico-culturale italiano. La sua presenza nelle istituzioni municipali e nazionali preposte alla salvaguardia di quel patrimonio (1872-1690) cadde negli anni della più radicale trasformazione urbanistica di Roma; la sua lunghissima esperienza accademica (1878-1922) coincise con la definizione moderna dell'insegnamento della disciplina archeologica; la sua azione politica ed istituzionale al Senato (dal 1911) e nell'Amministrazione Capitolina (1914-1920), particolarmente attenta ai temi culturali che gli erano propri, si esercitò nel periodo difficilissimo del primo conflitto mondiale. La quantità e la qualità della produzione scientifica di Lanciani in ogni campo e momento della storia e dell'archeologia di Roma e del Lazio possono, legittimamente, considerarsi prodigiose; alla sua instancabile opera di ricerca e alla sua carriera professionale seppe affiancare quella di conferenziere, viaggiatore e divulgatore instancabile.